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Che differenze ci sono tra affidamento esclusivo e congiunto?

Norme che regolamentano l'affidamento dei figli minori

L’affidamento esclusivo è in capo ad uno dei genitori ed implica l’esercizio della potestà in via esclusiva sui figli da parte del genitore affidatario, sempre restando la titolarità della potestà in capo ad entrambi i genitori; le decisioni più importanti sono comunque prese di comune accordo tra i genitori e viene regolamentato il diritto di visita del genitore non affidatario così come i periodi di vacanza da trascorrere con i figli. I tempi e le modalità di visita vengono solitamente decisi di comune accordo tra i genitori nell’interesse dei figli.

L’affidamento congiunto comporta l’esercizio della potestà ad entrambi i genitori e quindi presuppone la massima collaborazione ed armonia tra i coniugi stessi, implicando condizioni, modi di visita e tempi con cui stare con i figli ispirati alla massima libertà sia di giorni che di orari.

Esiste poi l’affidamento alternato che viene concesso nei soli rari casi in cui i genitori abbiano residenza in luoghi lontani tra loro e quindi non facilmente raggiungibili dai figli.

E’ opportuno precisare che tutte le condizioni della separazione e quindi dell’affidamento dei figli, se nel corso dei tempi cambiano i presupposti per cui sono state adottate, possono sempre essere oggetto di modifica da parte dei coniugi con ricorso al giudice.

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